Il Labirinto Perduto D’Egitto

L’incredibile antico Labirinto Sotterraneo egiziano è stato trovato, viene considerata come una delle più grandi scoperte dell’antico Egitto. Solo pochi erano a conoscenza dell’esistenza di questo incredibile Labirinto Sotterraneo d’Egitto, si ritiene che possa svelare innumerevoli risposte alla storia stessa. Da sempre l’umanità è rimasta estremamente affascinata dalla civiltà egiziana e soprattutto a quello che si celava dietro l’origine enigmatica di queste piramidi, ma ci sono luoghi in Egitto che sono altrettanto magici e ancora meno conosciute dalla società. Vi sono molte scoperte sotto la superficie del nostro pianeta che potrebbero cambiare il nostro modo di interpretare la storia. Una di queste è un mondo dimenticato di camere sotterranee e gallerie che sono rimaste inesplorate per secoli. Citato nei testi antichi e tramandate da leggende locali, queste camere misteriose sono state considerate come un mito fino a quando non sono state effettivamente scoperte. Il ‘Labirinto perso d’Egitto’ è senza dubbio una tra gli incredibili siti antichi ed archeologici che viene considerato come un gioiello perduto nella storia di oggi.

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Questo complesso sotterraneo misterioso composto da caverne si crede possa svelare i segreti dell’origine del genere umano, si è anche pensato che possa nascondere il testo sacro dall’antica civiltà perduta di Atlantide. E’ stato descritto da autori come Strabone ed Erodoto, i quali hanno avuto l’opportunità di visitare  il labirinto leggendario prima che si perdessero le proprie tracce nella storia. La leggenda narra che il labirinto sia uno straordinario complesso sotterraneo. Si dice che lì, siano celati e custoditi segreti sulle civiltà sconosciute alla storia, grandi imperi che hanno vissuto sul pianeta in passato.

All’interno del recinto sacro si osservano quello che di solito si trova in un tempio circondato da colonne, 40 per ogni lato, e questo edificio aveva un tetto fatto di un’unica enorme pietra, scolpita e generosamente ornata con pitture eccellenti. Conteneva memoriali dei popoli di ciascuno dei re, dei templi e dei sacrifici effettuati in essi, il tutto espresso graficamente in dipinti della più grande bellezza.

Sulla base delle descrizioni di testi antichi come quelli di Erodoto ed altri che hanno visitato il labirinto magico in un lontano passato, nel 17° secolo uno studioso tedesco di nome Athanasius Kircher, ha creato la prima riproduzione dettagliata del labirinto enigmatico come Erodoto ha descritto: ha dodici antri coperti al suo interno, con dei cancelli  che li collegavano, sei sul lato nord e sei su quello Sud, ed un muro gigante li circondava tutti all’esterno; in essa vi sono due tipi di camere, il primo tipo era al di sotto del terreno e l’altro al di sopra su queste, 300 in totale, 1550 per tipo.

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Secondo questi autori, il tempio sotterraneo sarebbe stato costruito con oltre 3000 camere, le quali sarebbero anche piene di geroglifici e pitture incredibili. Il complesso sotterraneo enigmatico si troverebbe a meno di 100 chilometri dal Cairo. Nel 2008, un gruppo di ricercatori provenienti dal Belgio si recarono in Egitto per visitare questo complesso sotterraneo. L’utilizzo di rilevatori è stato necessario per sondare il terreno con la speranza di trovare e risolvere il mistero dietro il complesso sotterraneo misterioso. La spedizione è stata in grado di confermare la presenza del tempio sotterraneo, e sarebbe non lontano dalla Piramide di Amenemhat III. Senza dubbio, la spedizione guidata da Petrie è risultata una delle scoperte più incredibili nella storia dell’ Egitto, e non hanno nemmeno avuto bisogno di scavare al fine di confermare i risultati. Questa sorprendente scoperta è stata nascosta alla società e nessuno è stato in grado di capire il perché. I risultati della spedizione ERE pubblicati nel 2008, poco dopo la scoperta sulla rivista scientifica della NRIAG ed i risultati della ricerca sono stati scambiati in una conferenza pubblica presso l’Università di Ghent, che media dal Belgio hanno partecipato. Ma la scoperta è stata rapidamente soppressa dal momento che il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità (Egitto) ha messo un bavaglio su ogni ulteriore rivelazione circa la scoperta.

Louis de Cordier, uno dei ricercatori della spedizione, attese pazientemente per due anni affinchè il Consiglio supremo riconoscesse i risultati desse il permesso di renderli pubblici, purtroppo ciò non è mai accaduto. Nel 2010, de Cordier ha aperto un sito web, ‘Labirinto d’Egitto’ al fine di diffondere la scoperta e metterla a disposizione del mondo intero. Anche se i ricercatori hanno confermato l’esistenza del complesso sotterraneo, gli scavi verranno effettuati in futuro al fine di esplorare il ritrovamento incredibile.

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